10 September 2001

MICHELE LOTTA

L’aria Tex-Mex che sembra volersi insinuare sia dal titolo che dalla copertina di questo CD non inganni alcuno sul suo reale contenuto, sarebbe un limite per Daniele “Lou” Leonardi protagonista ed ideatore dell’ottimo Mexicali Blues. Il poco più che ventenne chitarrista senese, qui alle prese con il secondo lavoro della band Lou and the Blues, ha orizzonti ben più ampi del classico Chicago style o del Delta sound, sembrando in realtà più avvezzo a suoni frizzanti ed ‘aperti’ costruiti su un tappeto steso da chitarre, tastiere e cori. Seppur giovanissimo, Lou ha già maturato esperienze ben consistenti, sufficienti a garantirgli un’ottima proprietà di linguaggio che non stenta a manifestare in modo più che convincente pescando da Jimmy Smith e Wilson Picket a S.R. Vaughan ed Albert Collins, oltre che da un certo cool di marca yankee. L’iniziale “Mexicali Blues” è il brano d’impatto, di quelli in grado di fornire la giusta propulsione all’intero lavoro. Il richiamo a Stevie Ray è tanto evidente quanto garbato. Con “3 Nights And 3 Days” (un accenno, anche se solo nel titolo, alla watersiana “Forty Days and Forty Nights”) Chicago fa capolino su un’impronta di shuffle che richiama alla memoria il Buddy Guy più ispirato. “I Want Let You Dawn” si gioca su atmosfere notturne. La voce di Alice Bardini fornisce un imprinting decisamente jazz che piano, hammond e chitarra, sostengono a turno con appassionata complicità. Il rock più ruvido è presente in brani come “Love Fever” e “Start Of Something Good“, anche se i toni rimangono piacevolmente ‘moderati’. “Honey Smhoney” si snoda attraverso un ritmo a la New Orleans con l’hammod in ottima evidenza. “I Ain’t Gonna Let You Breack My Heart Again” (famoso hit di Bonnie Raitt) è una bellissima canzone per voce (eccellente) e pianoforte e fa il paio (chitarra acustica qui in sostituzione del piano) con “Let Him Fly” di Patty Griffin. Bravo e maturo, Lou sa circondarsi di musicisti in grado di esaudire gli escursus stilistici da lui stesso proposti. Citazioni particolari per Alice Bardini, vocalist sinuosa anche se poco incline a ‘ruggire’ sui Blues più serrati, e per Matteo Abbado, onnipresente e discreto al tempo stesso ma abile a mettersi in evidenza quando il brano lo richiede.Ritengo Mexicali Blues un lavoro maturo, professionale e sinceramente godibile, già in grado di anticipare un futuro brillante per Lou and the Blues.

DI MICHELE LOTTA :: 2001
Bright Lights // Gary Clark Jr - THE FULLERTONES
  1. Bright Lights // Gary Clark Jr - THE FULLERTONES
  2. Had My Reasons // Anders Osborne - THE FULLERTONES
  3. Steady // The London Soul - THE FULLERTONES
  4. Jordan // Rival Sons - THE FULLERTONES
  5. Honey // The London Soul - THE FULLERTONES